NeoRealismo.

La nuova immagine in Italia 1932-1960.

A cura di Enrica Viganò


Cagliari, EXMA’ 12 aprile – 25 giugno 2006
Madrid, Centro Cultural de la Villa 30/05 – 22/07/2007
Winterthur, Fotomuseum 1/09– 18/11/ 2007
Rotterdam, Nederlands Fotomuseum 15/12 – 09/03/2008
New York, Steven Kasher Gallery 3/04 – 3/05/2008
Logroño, Sala del Ayuntamiento 6/05 – 29/06/ 2008
Ferrol, Fundación Caixa Galicia Ottobre 2008 – gennaio 2009

Barcellona, Centro de Arte Tecla Sala 22/01 - 5/04/2009


 

Oltre duecento foto, in gran parte vintage, e cinquanta

materiali (spezzoni di film, riviste, manifesti, libri, etc.)

per ripercorrere quasi trent’anni di storia attraverso

l’obiettivo sensibile di 79 fotografi italiani: da Enzo Sellerio

a Giancolombo, Fulvio Roiter, Federico Patellani, Franco

Pinna, Mario De Biasi, Tino Petrelli.

L'esposizione vuole finalmente sviscerare la storia e le contraddizioni di un fenomeno tutto italiano e nello specifico analizza il rapporto e le intersezioni della

fotografia con l’espressione neorealista, maggiormente

codificata in altri settori della cultura, come il cinema e la

letteratura. Per completare lo scenario vengono messe a

confronto motivazioni e finalità di vari autori, riconducibili

arbitrariamente alla poetica neorealista, ma con approcci

culturali assai lontani tra loro per obiettivi e intenzioni.

L’indagine sul neorealismo nella fotografia italiana sta

ancora muovendo i primi passi, ancora inciampiamo su

ostacoli e luoghi comuni, fondamentalmente per l’assenza

di una ricerca scientifica sistematica.

Questa mostra e il suo catalogo non pretendono ancora di esaurire la questione, ma sicuramente di offrire strumenti,

tesi e materiali finora mai raccolti in un progetto coerente.

Per la prima volta viene inoltre evidenziata la tesi secondo

cui le radici del neorealismo sono da ricercare già nel

periodo in cui l’Italia era dominata dal fascismo, offrendo immagini e testimonianze mai presentate in uno stesso

contesto.

Inediti anche gli apparati del catalogo che raccolgono tutte le biografie dei protagonisti, non solo fotografi, ma anche editori, art director, scrittori e critici, oltre alle schede dei principali rotocalchi, delle agenzie e dei circoli. A ciò si aggiungono una bibliografia estesa e una storiografia necessaria a comprendere i travagli del popolo italiano in quei trent’anni così cruciali. Un percorso ricco e completo che si propone di ricostruire quell’affresco dell’Italia del dopoguerra, tracciato

da coscienze diverse tra di loro, ma che utilizzavano la stessa lingua, lirica e documentale al tempo stesso.